Twitter: storica vittoria di Federconsumatori contro il social network.

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Vessatoria la clausola dei “Termini di servizio” che prevede la censura dei contenuti e la chiusura arbitraria dei profili.

Il Tribunale di Roma, Sezione XVII, ha dato ragione a Federconsumatori dichiarando vessatoria la clausola che prevede la facoltà di Twitter (ora X) di “rimuovere o rifiutare di pubblicare i Contenuti sui Servizi, limitare la distribuzione o visibilità di qualsiasi Contenuto sul servizio, sospendere, risolvere e recuperare username” senza indicare che ciò può avvenire solo per giustificati motivi e, al contrario, prevedendo una completa esenzione di responsabilità.

Una sentenza importante e dalla portata rivoluzionaria: il Tribunale ha riconosciuto, infatti, l’illegittimità del controllo dei contenuti e ha limitato la possibilità di “bannare” gli utenti ed i profili da parte di Twitter, se non in presenza di “giustificati motivi”, creando, così, un importante precedente che si estende all’operato di tutte le piattaforme di social network.

Si tratta di un grande risultato, visto che si riferisce a multinazionali che operano in tutto il mondo, e per le quali individuare la regolamentazione e le leggi applicabili non è semplice,
tanto che anche questo argomento, da tempo, è oggetto di dibattito a vari livelli.

Twitter dovrà adeguarsi alla pronuncia del Tribunale entro 30 gg, dovendo, in mancanza, versare una somma di € 800,00 per ogni inadempimento.


“Federconsumatori è convinta che il settore dei social meriti maggiore
attenzione e tutele per gli utenti; per questo siamo in prima linea nella loro tutela e non accettiamo che le aziende possano fare “il bello ed il cattivo tempo”, scrivendosi da sole regole e disposizioni (ovviamente tutte a loro vantaggio), a prescindere dalla legislazione in cui operano.” – afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.

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