Black Friday: attenzione a sconti gonfiati o fasulli. Sponsorizzati a volte come superiori al 20%, ma in realtà non arrivano alla metà. Invitiamo i cittadini a segnalarci i comportamenti scorretti.

Mancano pochi giorni al Black Friday, ma, come ogni anno, anche questa rappresenta un’occasione ghiotta per mettere in atto fenomeni speculativi.

Molti esercenti, online come nei negozi, hanno infatti aumentando il prezzo dei prodotti, in modo da far apparire ancor più convenienti sconti in realtà pressoché irrilevanti e in alcuni casi del tutto inesistenti.

Federconsumatori sta monitorando la situazione da settimane a questa parte e ha rilevato, effettivamente, che in molti casi, su alcuni prodotti, gli sconti reclamizzati sono del tutto ingannevoli.

Gli sconti stellari promossi su alcuni prodotti, in realtà, sono spesso molto “gonfiati”: su alcuni prodotti lo sconto promosso supera il 20%, ma in realtà il vero sconto sfiora l’8%. Ma vi sono casi ancora peggiori: alcuni prodotti, infatti, vendono venduti in occasione del Black Friday a prezzi maggiori di quelli applicati in precedenza. Rientrano in questa tipologia, tra i prodotti monitorati dal nostro osservatorio, il cappuccinatore elettrico e il forno a microonde.

Stando al monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, gli sconti “esagerati” rispetto a quelli realmente applicati riguardano soprattutto il settore dell’elettronica e dei piccoli elettrodomestici, nonché quello dei giocattoli, meno il comparto dell’abbigliamento e il settore alimentare, che comunque non sono indenni da tali fenomeni.

I cittadini, vista anche la fase di forte ristrettezza economica, sono ormai sempre più attenti alle proprie spese e ai comportamenti messi in atto da esercenti e piattaforme online; per questo sono particolarmente arrabbiati e delusi dalle pratiche scorrette adottate da chi propone sconti “fasulli” in occasione del Black Friday.

“Comportamenti a nostro avviso inaccettabili – afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori – a maggior ragione alla luce della situazione di difficoltà che coinvolge molte famiglie. Appare evidente che, in questa maniera, alcuni esercenti consapevoli del fatto che gran parte dei cittadini effettuano ora gli acquisti per le festività natalizie, stiano approfittando di questo periodo per aumentare i propri introiti in vista di un Natale che si preannuncia quanto mai “magro”.”

Eppure le regole parlano chiaro, soprattutto dopo la Direttiva Omnibus che ha stabilito, in occasione di promozioni, l’obbligo di indicare non più il prezzo di listino (ovvero il prezzo più elevato applicato al momento del lancio del prodotto), ma il prezzo più basso che si era applicato negli ultimi trenta giorni. Invitiamo le autorità competenti a una maggiore vigilanza in tal senso, così come invitiamo i cittadini a continuare a segnalarci i falsi sconti.

In allegato riportiamo alcuni esempi dei prodotti su cui abbiamo rilevato l’applicazione di sconti “gonfiati”.

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