Alitalia: molti i cittadini ancora senza rimborso. Necessario un intervento urgente del Ministero e dell’Enac per riconoscere i diritti dei turisti e contrastare gli abusi in atto.

Dallo scorso 14 ottobre ha ufficialmente chiuso i battenti Alitalia, tra una miriade di polemiche e questioni ancora irrisolte. Ad esser lasciati a terra dalla compagnia non ci sono solo migliaia di lavoratori, che in gran parte non sono stati assorbiti dalla nuova ITA, ma anche i passeggeri che, pur avendo richiesto e sollecitato, nei tempi e con le modalità corrette, i rimborsi dei voucher di cui non hanno usufruito non hanno ottenuto alcun ristoro. Eppure, stando agli impegni assunti con la Commissione Europea avrebbero dovuto effettuare i rimborsi entro sette giorni dalla richiesta.

Alitalia non è la sola a non ottemperare a tale richiesta, ma nel suo caso c’è l’aggravante dell’incapienza.

Si tratta di un comportamento inaccettabile, che lede gravemente i diritti dei passeggeri, mirando evidentemente al loro sfinimento e alla rinuncia dei ristori.

Federconsumatori, che fin dall’inizio della pandemia ha seguito la vicenda e assistito migliaia di cittadini nell’ottenimento dei rimborsi chiede una rapida risoluzione. Il Ministero del Turismo e l’Enac sono chiamati a intervenire in maniera determinata per far sì che i cittadini ottengano i loro diritti.

A margine della questione Alitalia non dimentichiamo, inoltre, la vicenda dei titolari di miglia del programma Millemiglia, a cui ora, al posto del rimborso, viene proposto un “aggiornamento del programma” che consentirà di continuare ad accumulare e spendere miglia attraverso i partner commerciali e una nota piattaforma per la prenotazione di viaggi.

Alle carenze e criticità finora riscontrate, si aggiungono anche pratiche scorrette e l’impossibilità di comunicare con alcune compagnie: sono sempre di più gli utenti che segnalano ai nostri sportelli e al servizio SOS Turista come Blue Panorama e Volotea siano diventate ormai irrintracciabili. Inoltre sono molti gli hotel che non forniscono una corretta informativa agli utenti sulla possibilità di restituire gli importi dei voucher non utilizzati.

È necessario ed urgente fare ordine nella vicenda: per ritornare alla normalità e ricostruire la fiducia dei cittadini nei confronti del settore turistico, riconoscere pienamente i loro diritti è un passo fondamentale.

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