Federconsumatori chiede la separazione delle attività di mercato dell’ Acquirente Unico.

Il 22 Ottobre su indicazione della Capogruppo GSE, sono stati nominati i Presidenti-Amministratori Delegati: Massimo Ricci e Andrea Peruz.

A loro gli auguri di buon lavoro dalle Associazioni dei Consumatori.

Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro punto di vista sull’avviata riorganizzazione del Gruppo Gestore Servizi Energetici ed in particolare sul nuovo assetto dell’ Acquirente Unico.

Crea infatti qualche preoccupazione la nomina nei consigli di Amministrazione di quattro consiglieri espressione diretta del GSE: due nel Consiglio di Amministrazione del Gestore dei Mercati Energetici (GME) e due nel c.d.a. dell’ Acquirente Unico (AU).

Ciò conferma la volontà della capogruppo GSE di esercitare un controllo stringente nei confronti delle due società; controllo che rischia di intaccare l’autonomia, l’indipendenza e la terzietà di cui GME ed AU hanno bisogno per ottemperare al meglio i propri compiti.

Il richio che paventiamo è che un c.d.a. composto da tre membri, di cui due in rappresentanza diretta del GSE, lasci all’Amministratore Delegato margini di autonomia piuttosto ristretti. Una stretta che rischia di apparire troppo vincolante e che potrebbe creare, specie per l’AU, conflittualità col GSE. E ciò va da subito evitato!!

L’AU ha visto negli ultimi anni ampliare la propria missione: la sua attività non si limita all’approvigionamento di energia elettrica a famiglie e piccole imprese del “tutelato”, ma comprende servizi quali lo Sportello del Consumatore, il Sistema Informativo Integrato e il Servizio di Conciliazione. Tutte attività indispensabili per il buon funzionamento del Mercato Energetico.

La gestione di tali servizi non sempre si concilia con l’attività del GSE. Ad esempio, ai servizi sopra descritti possono accedere consumatori, piccole imprese, consumatori-produttori di rinnovabili (icd. Prosumer).

Il quesito è stato sollevato in questi giorni da molti: cosa accede se un Prosumer accede al servizio di conciliazione e seganla una criticità che vede come controparte il GSE? Ne consegue un conclamato conflitto d’interesse difficile da dipanare.

Federconsumatori ed Unione Nazionale Consumatori sostengono che questa è “un’asimmetria che come Associazioni poste a tutela dei consumatori e Prosumer denunciamo fin da subito, invitando i responsabili ad assumere provvedimenti idonei a prevenire tali incresciose criticità.”

Chidiamo pertanto al Ministero dello Sviluppo Economico, all’ Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) ed allo stesso GSE di prendere in considerazione per il Gruppo, modelli organizzativi e di governance che garantiscano autonomia ed indipendenza alle Società, anche attraverso processi di “spacchettamento” che separino, nel caso dell’AU, le attività di mercato dalle altre attività quali lo Sportello del Consumatore, il Servizio di Conciliazione ed il Sistema Informativo Intregrato.

Confermiamo infine la necessità di un confronto aperto e costruttivo fra le Istituziuoni preposte, il GSE e le Associazioni dei Consumatori senza mai dimenticare che sono stati gli utenti finali i destinatari dei Servizi energetici erogati e sono attenti alla loro qualità ed ai loro costi, visto che li sopportano in bolletta!!

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